NUOVE DOMANDE AL VIA PER LA NUOVA SABATINI 2021

MatteoNews

Il decreto ministeriale del 2 luglio 2021 ha disposto la riapertura dei termini per accedere alla misura della “Nuova Sabatini” e quindi è riammessa la possibilità delle PMI di ricedere le agevolazioni a sostegno degli investimenti produttivi attraverso l’acquisto di beni strumentali. La dotazione di nuove risorse finanziarie decisa dal decreto è pari a 425 milioni di euro i quali potranno essere integrati da ulteriori dotazioni in seguito al prossimo disegno di legge di assestamento di bilancio che porterà il totale ad oltre 600 milioni di euro. Le domande di richiesta di prenotazione possono essere presentate alle banche e agli intermediari finanziari a partire dal mese di agosto 2021. Le richieste di prenotazione del contributo per domande presentate prima del 2 giugno 2021 e non accolte anche parzialmente per esaurimento delle risorse, verranno soddisfatte in via prioritaria.

Possono usufruire dell’agevolazione le micro, piccole/medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

  1. Hanno sede nel territorio dello Stato italiano;
  2. Sono regolarmente costituite ed iscritte al Registro delle Imprese;
  3. Non sono in liquidazione volontaria o assoggettata a procedure concorsuali.

I beni oggetto di investimento ovvero immobilizzazioni materiali relative ad impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, nonché software e tecnologie digitali, devono essere ad uso produttivo e correlati all’attività svolta dall’impresa. Tali investimenti possono anche riguardare l’acquisto dei beni di cui sopra anche in leasing, purchè questi, presi singolarmente, presentino autonomia funzionale. Pertanto non rientrano nell’agevolazione gli acquisti di componenti o parti di macchinari a meno che queste non comportino una nuova funzionalità del bene principale. L’agevolazione si manifesta sottoforma di contributo in conto esercizio determinato in misura del valore degli interessi passivi  calcolati convenzionalmente su un finanziamento della durata di 5 anni al tasso d’interesse annuo pari a:

  1. 2,75% per gli investimenti ordinari
  2. 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e sistemi di tracciamento e pressatura dei rifiuti.

Tale contributi è spettante nella misura del 20% dei costi ammissibili per le piccole imprese e de 10% per le medie imprese. I beni acquistati devono essere detenuti nell’unità produttiva per almeno 3 anni dal completamento dell’investimento. La legge di bilancio 2021 aveva eliminato la soglia di 200.000 euro entro la quale era prevista l’erogazione in unica soluzione dell’agevolazione, ciò fa sì che le PMI possano beneficiare del contributo tramite un unico accredito indipendentemente dall’importo del finanziamento. Dal punto di vista contabile il contributo Legge Sabatini deve essere trattato come un contributo in conto impianti e quindi, deve essere riscontato per gli anni di utilizzo del bene.